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Ogni anno il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, si commemorano le vittime delle persecuzioni e dello sterminio nazifascista.

L’olocausto è una forma estrema di deumanizzazione finalizzata all’annientamento dell’altro che si presenta oggi in nuove forme, anche più subdole, come quelle del linguaggio violento e discriminatorio che riducono la persona a cosa, a numero.

Dice la Senatrice Liliana Segre “Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza “. Aggiungerei: qual è l’opposto di indifferenza? Scelta consapevole. Dobbiamo tutti essere liberi di scegliere, ma perché sia una scelta consapevole deve accompagnarsi a una conoscenza. Solo se si conosce si è veramente liberi, come diceva Socrate.

Memoria e ricordo non devono diventare vuote ricorrenze , ma momenti di crescita collettiva, di consapevolezza individuale e di conoscenza del passato, per evitare di ricadere in quei terribili errori, figli della ricerca della supremazia e del dominio , e della follia del totalitarismo.