𝐈𝐥 𝟏𝟖 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟐𝟏, in biblioteca, daremo voce a una di queste storie.

Una storia che nasce dal dolore più grande e si trasforma in qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare.

𝐌𝐢𝐨 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐞, 𝐭𝐮𝐨 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐋𝐮𝐜𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐂𝐢𝐥𝐢𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐂𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐁𝐞𝐧𝐞𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 racconta il cammino di due padri – Rami Elhanan, israeliano, e Bassam Aramin, palestinese – che vivono su lati opposti di un confine fatto di lingue, religioni e ferite collettive.

Entrambi perdono le loro figlie in due atti di violenza diversi, opposti, speculari.

Un dolore che potrebbe distruggere, dividere, incattivire… e invece no.

Rami e Bassam scelgono ciò che sembra impossibile: si siedono uno davanti all’altro, si ascoltano, si riconoscono.

Trasformano la loro tragedia in un ponte fragile ma potente, costruito con la volontà di spezzare il ciclo dell’odio, di fermare quella catena di violenze che si alimenta da generazioni.

𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 è 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨: è un invito a guardare il mondo con occhi più umani, a permetterci di essere toccati da storie che chiedono coraggio, presenza, empatia.

Durante la serata sarà presente anche il 𝐂𝐨𝐦𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐆𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐆𝐚𝐳𝐚, per ampliare lo sguardo e dare spazio al dialogo e alla riflessione.

𝐕𝐢 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨.

Per ascoltare.

Per lasciarci cambiare.

𝐏𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚𝐫𝐜𝐢 𝐜𝐡𝐞, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐮𝐭𝐨, 𝐩𝐮ò 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨.